Accenni di Immortalità

ACCENNI DI IMMORTALITA’

 

Cosa significa esattamente riflessione? Riflettere su cosa? In molte delle grandi tradizioni filosofiche troviamo il concetto di “specchio della mente” o “specchio dell’anima”, e in questo specchio si riflettono sia le forme della creazione che la luce della consapevolezza – quel potere fondamentale che ci consente di riconoscere tutto. La luce della consapevolezza è, nel corso normale degli eventi, affievolita da tutte le preoccupazioni che catturano la nostra mente. Siamo di solito così coinvolti che dimentichiamo la luce che illumina tutto, la luce della consapevolezza. Tuttavia, quando riflettiamo, distogliamo la nostra attenzione da tutte le nostre preoccupazioni per riposare in questa luce interiore.

Questa luce è fresca e chiara, calma e avvolgente. Questa luce di consapevolezza è la vera sostanza dell’amore. Sebbene illumini tutto quello che sorge nella nostra mente come individui, questa non è una consapevolezza individuale. La consapevolezza non ha limiti. Perciò, quando riflettiamo agiamo da questo livello di consapevolezza, è il senso di unità che sperimentiamo, e sebbene vediamo la creazione in tutta la sua diversità, forse più vividamente della nostra normale esperienza, c’è anche la consapevolezza che alla base della varietà c’è l’unità.

Questo è un estratto da un sonetto di William Wordsworth che, riflettendo, parla della consapevolezza:



E’ una bellissima serata, calma e libera;

Il tempo sacro è quieto come una monaca

Senza fiato per l’adorazione; l’ampio sole

Sta affondando in tranquillità’;

La gentilezza del paradiso è nel mare.

Ascolta! Il potente essere è sveglio

E nel suo movimento eterno genera

Un suono come un tuono – senza fine.

Caro figlio! Cara figlia! Che siete qui con me,

se sembrate non toccati da pensieri solenni,

la vostra natura non è per questo meno divina:

Dio è con voi anche se non lo sappiamo.

 

Momenti come questi hanno la loro attrazione. Molti desiderano fare l’esperienza della profondità e della felicità associati con questi momenti.

Abbiamo, nella nostra memoria momenti cosi vividi come questo, che contengono, in qualche modo, più che un tocco di beatitudine?

Secondo Platone, la funzione della poesia e della filosofia è di risvegliare la memoria, la memoria della suprema felicità che trascende tempo e spazio. Sostiene che malgrado l’anima trovi la sua collocazione nel tempo e nello spazio, porti sempre con se’ la memoria della sua realtà innata. Non per nulla Wordsworth ha intitolato la collezione di poesie da cui questo poema è ricavato, “Intimations of Immortality”. Per riflesso possiamo illuminare questi eterni principi di bellezzza, amore e gioia, e così facendo lasciamo che diventino la nostra realtà.

PRATICA:
Adottate uno stato mentale più riflessivo. Connettevi costantemente con voi stessi. Riposate alla luce della vostra interna consapevolezza invece che farvi risucchiare in un nuovo importante impegno. Trattate la vita come un viaggio di scoperta di voi stessi, non come una soap opera. E se vi piacciono le soap opera, godetevele come spettacoli, ricordando che la realtà è altrove.