L'arte dell'ascolto - 2

Mi ero appena seduto per scrivere le note per la prossima lezione, erano le dieci di sera, l’ora piu’ tranquilla della giornata, senza interruzioni esterne. Il telefono squillo’, era mio fratello da Santo Domingo, dove vive, e mi chiamava per sentire come stavo, ma in realta’ mi voleva aggiornare sui suoi successi nell’ultimo torneo di golf, dove aveva vinto nella sessione riservata agli ultra ottanta. Lui di anni ne ha 82, ma e’ sempre ultracompetitivo. Quello che volevo veramente fare era di finire le mie note, e poi andare a dormire. Ci sono persone che riescono a cambiare istantaneamente la loro attenzione da una cosa all’altra. Altri, come me, fanno fatica a muovere rapidamente la loro attenzione. Quando inizio una cosa, diventa impresa improba interrompermi e dedicarmi a qualcos’altro.

Mi faceva piacere sentire mio fratello, ma dopo la terza descrizione dettagliata di come era riuscito a superare il suo avversario con un colpo magistrale utilizzando il ferro 6 (!?), fatto arrivare appositamente da un piccolo negozio di Miami tramite un amico messicano, cominciai a chiedermi quando avrei potuto ritornare alle mie amate note.

Per fortuna mi venne in mente il soggetto a cui intendevo dedicare la riflessione di questa settimana:

L’osservazione di Epitteto sulla ragione per la quale abbiamo due orecchie e una bocca cosi’ che possiamo ascoltare due volte di piu’ di parlare. E’ qualcosa che mio fratello probabilmente non ha sentito, ma io si’ per mia e sua fortuna, e questo rese ancora piu’ importante il fatto che dovessi ascoltare, e offrire di quando in quando una parola di apprezzamento. Cosi’ facendo, mi resi conto di come fosse bello che, malgrado vivessimo cosi’ lontani, e avanti negli anni, avesse ancora piacere di fare due chiacchiere con suo fratello dall’altra parte del mondo. E’ ascoltare, ancora piu’ di parlare, che forma le basi per buone relazioni.

La riflessione di questa settimana:

Abbiamo due orecchie e una bocca cosi’ che possiamo ascoltare due volte piu’ di parlare. Epitteto-

Semplicemente dare la tua completa attenzione a qualcuno e’ di immenso valore per te e per la persona che sta parlando. Siete mai stati a una runione o a un colloquio di lavoro dove e’ evidente che nessuno sta ascoltandoti? Al contrario, avete avuto esperienza di quanto sia piu’ facile parlare quando siete di fronte a una persona attenta e ben disposta? Abbiamo sempre la tentazione di esprimere la nostra opinione prima che l’altra persona finisca di parlare, e se l’altra fa lo stesso, parliamo uno sopra l’altro e finisce che non si arriva a nessuna conclusione. L’unica cosa che succede e’ agitazione della mente e mancanza di chiarezza. L’approccio consapevole e’ di liberare la mente e focalizzare l’attenzione costantemente sul momento presente.

Considerate questa osservazione fatta da una persona il cui lavoro richiede la partecipazione a riunioni di ogni tipo:

Vengono chiamate riunioni ma in realta’ sono tutto meno che riunioni. I partecipanti arrivano gia’ preparati a dire esattamente quello che vogliono, e ascoltano non tanto per sapere quello che gli altri hanno da dire ma per approfittare del prima spazio disponibile per ribadire il loro punto di vista.

 

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Continuo’ dicendo come in realta’ anche lui facesse lo stesso, ma dopo avere discusso in un gruppo di ascolto consapevole, si era deciso a provare a comportarsi in modo diverso alla riunione successiva. Segui’ il consiglio di Epitteto. Per aiutarsi, aveva portato con se’ un diagramma che aveva usato nel gruppo e lo aveva tenuto nascosto sotto il tavolo, per potergli dare un’occhiata in caso di bisogno.

Ogni volta che sentivo che stavo per seguire lo stesso andazzo di prima davo una sbirciatina al diagramma. La cosa incredibile era che piu’ ascoltavo, piu’ anche gli altri ascoltavano. C’era un dialogo genuino. Non e’ che quello che ognuno aveva preparato prima della riunione venne scartato, ma ascoltando realmente i contributi di tutti, emerse spontaneamente una nuova soluzione al problema. Tutti se ne andarono veramente contenti. La persona seduta accanto a me mi chiese di dare un’occhiata a quello che tenevo nascosto sotto il tavolo.

 

COME PRENDERE CONTROLLO DELLA TUA VITA

                                                                                                     

                                                                                           CONSAPEVOLEZZA AUMENTATA

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                                                                                                              CONSAPEVOLEZZA DIMINUITA













Questo e’ il diagramma. Ne parleremo piu’ in dettaglio alla prossima occasione.

Per il momento, ricordate semplicemente quello che ci dice Epitteto, resta immobile ,sii presente, e ascolta. E osservate attentamente l’effetto che fa su di voi e sugli altri.